Nel corso degli ultimi trent’anni il settore delle costruzioni ha subito diversi cambiamenti di metodologie e di strumenti operativi. Si è passati dalla progettazione assistita 2D e 3D a quella parametrica degli oggetti e ad una serie progressiva di innovazioni che hanno cambiato il modo di concepire l’edificio, le sue fasi di realizzazione e di gestione.
Fino ad arrivare al BIM (Building Information Modeling), ovvero una metodologia di realizzazione e di gestione dell’edificio basata su un modello digitale tridimensionale, che contiene tutta una serie di dati e di informazioni sia esse architettoniche, strutturali e impiantistiche. Tale approccio ha la finalità di instaurare un processo che si basi sul ciclo di vita dell’opera, con l’obbiettivo di ottimizzare i processi di realizzazione e di verifica, ma anche di anticipare e ridurre gli eventuali errori.
La progettazione
Il presente progetto a destinazione alberghiera denominato “Casa del Fanalista” è stato concepito nell’area delimitata dalle Rive Brioni Da Verrazzano e dalla via Pisa, nel comune di Grado (GO). L’edificio si sviluppa su una superficie di 585,27 mq, con un’altezza massima di 20,3 m. L’hotel è distribuito su 6 piani fuori terra ed un piano seminterrato destinato ad autorimessa. L’edificio è composto da 34 camere doppie, con un totale di 68 posti letto, di quest’ultimi due sono stati destinati per i disabili. I clienti dell’hotel avranno a disposizione diversi servizi tra cui una sala relax, una palestra e una SPA al piano terra, ma anche di un solarium con piscina al piano quinto. I piani sono collegati tra di loro grazie agli ascensori e alle scale che si distribuiscono su tutto l’edificio a partire dal piano seminterrato fino al piano quinto.
Uno degli aspetti fondamentali della metodologia BIM, è la realizzazione di modelli attraverso l’uso dei workset (lavorare insieme). Nel quale tutte le relative informazioni progettuali in parte vengono decise dal singolo utente, il restante invece viene controllato direttamente dal software. Ogni soggetto coinvolto nel processo BIM, sarà quindi in grado di lavorare in maniera indipendente e allo stesso tempo poter condividere il suo stato avanzamento del lavoro con il proprio team di appartenenza. Come prima fase vengono generati due workset di default e viene eseguito il primo salvataggio che consentirà di trasformare il file di lavoro nel file centrale, nelle fasi successive si andrà a lavorare solamente sulle relative copie locali che sono state create a partire del file centrale. L’utilizzo dei workset è essenziale all’interno di un processo di lavoro quando quest’ultimo è già in una fase avanzata, cioè quando la modellazione dell’edificio è più dettagliata o viene elaborata tutta la documentazione progettuale esecutiva, riducendo così i tempi di consegna del progetto.
PSE srl
Ringrazio sentitamente lo studio della PSE s.r.l., per la preziosa opportunità lavorativa che mi è stata offerta. Questa esperienza è stata utile per lo sviluppo delle competenze che mi ero prefissato di migliorare e allo stesso tempo stimolare per il mio futuro professionale, fornendomi validi strumenti per affacciarmi al mondo del lavoro. Giovanni Rinaldi